Al Pontefice Romano
Con rispetto e senso di responsabilità verso la fede cattolica, ci permettiamo di rivolgerci a Lei per sottoporre alla Sua attenzione una situazione di grave turbamento che riguarda un membro dell’episcopato, pur nella consapevolezza che molti sono i mali che affliggono l’unica Chiesa di Cristo, di cui quello citato è uno dei tanti, ma tra i tanti, forse quello che maggiormente può scandalizzare l’opinione pubblica offendendo pubblicamente la Sposa di Cristo.
È giunta alla conoscenza di molti fedeli, recando loro grave scandalo, la diffusione tramite video intervista da parte di un Vescovo della Chiesa Cattolica, Mons. Francesco Savino, ordinario della diocesi di Cassano all’Jonio, di affermazioni in netto contrasto con la dottrina cattolica costante e con il Magistero perenne.
Tali affermazioni, se non pubblicamente smentite, rischiano di indurre in errore i fedeli e di arrecare danno alla fede, alla retta dottrina e alla comunione ecclesiale. Ci riferiamo, in particolare, alla pretesa liceità della sodomia. (riportare frase esatta e minuto)
Mossi unicamente dal desiderio del bene delle anime e dell’onore della Chiesa, Le chiediamo umilmente che tale questione possa essere esaminata con la dovuta attenzione, e che, una volta riscontrate le effettive deviazioni dalla retta fede, si adottino i provvedimenti previsti dal diritto canonico, affinché la Verità sia tutelata e il gregge non resti confuso.
Confidiamo nel Suo discernimento e nella vigilanza pastorale che Le è affidata come Successore di Pietro e custode della fede apostolica.
Affidiamo questa nostra supplica alla Sua paterna sollecitudine e alla misericordia del Signore.
Con devoto ossequio,
